Approfitto di uno spiraglio di relax dopo un weekend piuttosto concitato per scrivere.
La mia domenica si riassume in due paroline: Food Experience.
E quella che si è vissuta in via Tortona oggi a Milano con l’evento organizzato dalla rivista Sale&Pepe e da Grazia Italia è stata proprio una bella esperienza.
Cooking shows coinvolgenti, sapori e profumi d’Oriente e d’Occidente, assaggi a dismisura, incontri con stimate colleghe foodblogger e con i membri della redazione di Sale&Pepe… e poi? Ebbene sì, ho anche cucinato, insieme a Roberto Maurizio, chef di Sale&Pepe.
Eccomi un paio di foto che mi ritraggono all’opera. Zeppa tanta, orecchini che fra un po’ mi arrivano alla vita, capello sciolto e fluente…ehm, meno male che mi sono imbarcata in una cosetta facile, facile, degli scones ripieni di creme fraiche (finalmente introdotta in Italia da Parmalat, sappiamo tutti quanto sia difficile reperirla in giro) e fragole. Intervento indimenticabile il mio, eh, la classe non è mica acqua, diciamolo.
Queste seppie strapiene (il nome intende volutamente trasmettere l’idea di “satollanza” di questo secondo piatto, che come per magia si trasmette dal mangiato al mangiante, per un sicuro effetto sazietà…chiaro il concetto?!) sono state preparate dalla sottoscritta per la prima volta questa estate, durante una cena che ha riunito intorno allo stesso tavolo genitori e suoceri. Tutti felici e contenti, sazi e soddisfatti. Il segreto è il limone (succo e scorza), che ingentiliscono il sapore del pesce rendendo il piatto delicato assai.
Seppie strapiene
200 gr di gamberetti sgusciati (vanno benissimo anche quelli surgelati)
1 spicchio d’aglio
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe nero q.b.
vino bianco q.b.
1 uovo
prezzemolo tritato
pan grattato q.b.
succo e scorza di ½ limone
noce moscata q.b.
1 patata lessa di medie dimensioni
Insalata verde e pomodorini per accompagnare
Pulite le seppie e private le cappelle dei tentacoli.
Tritate i tentacoli
e fateli rosolare in poco olio evo con uno spicchio d’aglio insieme ai gamberetti.
Sfumate con poco vino bianco, regolate di sale, di pepe ed aggiungete prezzemolo tritato
a piacere. Trascorso qualche minuto togliete dal fuoco, levate l’aglio e frullate tutto. Deve risultare un impasto dal colore rosato e non
necessariamente troppo solido (poichè avrete frullato il tutto insieme al
liquido di cottura).
Mescolate il frullato di tentacoli di seppia e gamberetti con l’uovo, il
pangrattato, la scorza e il succo di limone. Regolandovi con la quantità di
pangrattato, dovete arrivare ad ottenere un impasto abbastanza asciutto.
Lessate la patata e schiacciatela. Fatela insaporire in padella con poco olio evo,
sale, noce moscata.
Farcite ora le seppie creando due strati di ripieno: uno a contatto con la parete interna della seppia in cui
metterete la patata schiacciata; uno più interno, che sarà quello di gamberetti
e seppie. Spolverizzate con poco pangrattato in modo da “sigillare” il ripieno.
Prendete una pirofila e ungetene il fondo con olio evo. Poi sistemate all’interno le seppie e irrorate tutto intorno con 1 bicchiere di vino bianco. Coprite la pirofila con carta stagnola e fate cuocere in forno preriscaldato a 180° per una quarantina di minuti. Togliete dal forno e levate la carta stagnola (occhio a non bruciarvi col vapore!). Con un cucchiaio raccogliete un po’ alla volta il liquido di cottura e distribuitelo sulle seppie in modo che la crosta di pan grattato non risulti troppo secca quando le servirete in tavola, accompagnate da insalata verde e pomodorini.
3 Comments
Ma che bellezza queste seppie strapiene…giusto unamodifica sul pangrattato e le rendo glutenfree.
Complimenti per la partecipazione al Food Experience. Bella proprio col capello fluente!!!
Ellen
Più sono piene, più sono buone..Adoro i maxi condimenti e queste seppie sono proprio belle imbottite e saporite!
Queste esperienze sono sempre entusiasmanti, somma invidia, io non riesco mai ad organizzarmi decentemente per farne qualcuna.
Slurp, delizia le seppie ripiene, uno dei pochi pesci che mangio davvero volentieri, soprattutto cucinate in questo modo.