Tu pensi che IO sia un uovo sodo, vero? Ma neanche per sogno!

“Ehi, tu! Sì, dico a te, a te che leggi… Inutile che ti guardi in giro per verificare che io stia parlando a qualcun altro e non a te, oppure ad assicurarti di non avere altre allucinazioni, oltre a vedere un uovo che ti parla. Tu pensi che io sia un uovo sodo, vero? Dillo, ammettilo, se mi rispondi di sì vuol dire che il mio travestimento è più che riuscito, che sono la maga delle trasformazioni e del camouflage…
Perchè vedi io…non sono un uovo sodo, ma una frittata nel guscio. E mi chiamo Tata. In giro sono trapelate notizie terribili, sembra che qualcuno qui voglia preparare un panino con frittata al gruyere per la Swiss Cheese Parade ma io non ho alcuna intenzione di finire affettata in un panino insieme a crema di tartufo ed asparagi – no, no, noooo! – per cui me ne sto qui, buona, buona, sperando che LEI non si accorga di m….. Ahhhh! No, troppo tardi, mi ha trovata! Il mio momento è giunto… E’ stato bello parlare con te, se vedi mia sorella fritta-Tina salutamela e dille che le ho voluto tanto, tanto beneeee!!!”

No ma… vi rendete conto? Ora mi ha pure fotografato nuda con questa bandierina svizzera in testa. In balia del pubblico ludibrio. E poi?! Ma se pubblicassi le foto di quella che gestisce questo blog coi bigodini in testa o mentre si lava i denti siamo proprio tanto sicuri che gradirebbe? Sgrunt.
Fritta-Tina, guarda cosa mi hanno fatto! Ovunque tu sia devi riunire un esercito di fritta-Tine e vendicare la tua povera sorella!
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Piaciuta la storiella di Tata, la frittata nell’uovo?
Ora mi sento un po’ una criminale, però devo dire che era anche tanto, tanto buona…slurp!
L’idea perversa di cuocere una frittata nel guscio nasce nella mia mente malata qualche tempo fa, così come quella di cuocerci una mini-torta, ma questo conto costituirà materiale narrativo per il prossimo futuro.
Come si prepara la frittata nell’uovo? Semplice: albume e tuorlo sono stati estratti con una siringa dopo aver forato una delle estremità dell’uovo (con delicatezza mi raccomando: se in quel momento siete nervosi e state pensando al capoufficio che vi ha fatto incavolare, ad un collega menefreghista, ad un’insegnante rompiscatole, etc…beh, sappiate che l’uovo non è la loro testa, quindi non “strapazzatelo” troppo!)
Tendo a divagare, lo so. E ad aprire 945milamilioni di parentesi. Ma torniamo alla delicata operazione di estrazione di albume e tuorlo dal guscio che, forellino in cima a parte, deve rimanere integro.
Eliminate una piccola parte di albume (direi, mezzo cucchiaino. Qui si parla di operazioni lillipuziane che solo una malata mentale come me poteva realizzare ma se c’è qualcuno qui altrettanto malato, bene, accomodatevi). Sbattete tuorlo e albume insieme, salate e pepate a piacere, aggiungete un cucchiaino di gruyere grattugiato. Per evitare che pezzettini minuscoli di gruyere intasino la siringa (chiaramente senz’ago!) nel momento del reinnesto, frullate il tutto. Utilizzate poi la siringa per inserire nuovamente il composto nel guscio. Mantenete sempre il guscio in verticale, col forellino rivolto verso l’alto.
A questo punto, è arrivato il momento di cuocere la vostra frittata. Per il buon esito di questa delicata operazione ho sistemato l’uovo sopra uno stampino per biscotti rotondo in modo che potesse stare in piedi senza correre il rischio di rotolare in giro e rovesciare tutto il suo prezioso contenuto. L’ho poi cotto in forno già caldo a 140° per 15 minuti circa.
La frittata nell’uovo inizierà a gonfiarsi e quindi a rompere una parte del guscio, un po’ come un pulcino che scalpita per venire al mondo… Tutto normale.
Una volta cotta, estraete la vostra frittata dal forno e quando il guscio si sarà intiepidito, sgusciate la frittata proprio come se fosse un uovo sodo.
Che poi, è chiaro che già di per sè la frittata nel guscio rappresenta uno street food ideale: facile da trasportare, non macchia, non sporca. Un tovagliolino alla mano, si sguscia e hop! La puoi mangiare ovunque.
Ma dato che io oggi avevo voglia di addentare un panino vero, ecco che ho pensato di utilizzare la mia frittata nell’uovo per farcire un panino con asparagi, crema al tartufo e – per il ciclo, crepi l’avarizia! – anche con due belle fette di gruyere, a voler “rafforzare il concetto” del gruyere già presente nella frittata.
Quindi, per preparare un panino per una persona:
1 frittata nell’uovo (albume + tuorlo + un pizzico di sale + pepe nero macinato + 1 cucchiaino di gruyere grattugiato)
3/4 asparagi cotti al vapore
1 cucchiaiata di crema al tartufo e funghi
2/3 fette di gruyere (quelle che, vi ricordate, “rafforzano il concetto”)
2 fette di pane
Una volta assemblato il panino con la crema di tartufo e funghi, con gli asparagi tagliati a tocchetti, con la frittata a fettine e con il gruyere, l’ultimo passo da compiere per potersi pregiare di tenere tra le mani un fior fior di street food sarà tostarlo nel tostapane per un paio di minuti, affinchè il formaggio si sciolga e il pane diventi bello croccante.
Et voilà il nostro street food è pronto per essere incartato, trasportato dove vorrete e, ovviamente, mangiato.
Spero che l’idea vi sia piaciuta (se però volete chiamare un bravo analista non mi opporrò alle cure, prometto!)
Per chi non l’avesse capito, con questa “ricetta” (mh, sicuri che io possa definirla ricetta? Direi più, con questo “gioco” culinario) partecipo alla
Swiss Cheese Parade organizzata da
Tery di
Peperoni e Patate e da
Formaggi dalla Svizzera (che ringraziamo sentitamente di esistere,sia io che il mio ragazzo. Se lo vedeste, fa paura quando addenta un pezzo di gruyere, ora mi toccherà metterlo sotto chiave. Chi dei due? Beh non certo il formaggio!).
14 Comments
Woooow, ricetta favolosa!E anche idea favolosa, complimenti!Lìuovo fatto così l'ho visto cucinare solo da Barbieri ad uno showcooking, quindi tanto di cappello 😀 Mi piacciono da morire sia la frittata nell'ovetto sia il panino con la frittata gnam gnam!Ciao e buon w e
Grazie cara! E'stato un lavoro "di fino" ma come si dice, volere e'potere! 🙂 un bacione!
Eheheh, bellissima idea, credevo fosse davvero un uovo sodo, buonissima idea, bravissima….
Gia'! questa e'la prova che spesso l'abito non fa il monaco :))))
Con questa ricetta sei il nemico numero uno di ogni uovo che si trovi nelle tue vicinanze. Già ti vedo andare in giro vestita da infermiera zombie con una siringazza in mano…… 😛
Ahahah "l'affrittatrice di uova" :))))
questo sarebbe perfetto anche adesso, per merenda!! Un abbraccio SILVIA
ciao, ma che forza che sei, troppo forte questo post, e bellissima la tua idea, felice di averti conosciuta, ti seguo
Ma grazie!!! Sono felice anch'io di aver fatto la tua conoscenza virtuale 😉 un bacione!!smack!
Hai vinto tu! Grandissima!!!
Spettacolare e…. bravissima!!
Non so se già lo sai ma hai vinto la Swiss Cheese Parade!!
Di nuovo bravissima.
A presto,
Eli
Complimenti per la vittoria meritatissima!
Geniale l'idea, geniale il racconto.
Bellissima vittoria!
io non lo so proprio come ho fatto a perdermi questo post! l'ho visto ora perche sono andata volutamente a cercare i vincitori del contest dei formaggi svizzeri e…chapeau!!! Tu sei un genio, una scienziata pazza e oltretutto simpatica da morire!!! La tua idea è grandiosa, il tuo post l'ho letto come nemmeno l'ultimo harry potter e veramente ti faccio i miei più felici complimenti! Hai strameritato il premio e ti ha dimostrato che sei un genio e pure compreso!! bravissima!!! un bacione marina