“L’estate sta finendo, un anno se ne va”… forse finiva un tempo, che qui ancora molti di noi si stanno chiedendo perchè non sia mai arrivata e perchè abbia divorziato dalle altre stagioni senza chiedere il permesso a nessuno. Una cosa però è certa: le vacanze sono finite.
Eh sì. Over, ran out, bye bye, au revouir.
Io posso tranquillamente dire di essere stata fortunata. In Sardegna mare caraibico e giornate assolatissime. Il trauma è arrivato dopo, col rientro a Vigevano.
Sono tornata accantonando praticamente subito l’audace proposito di sfoggiare l’abbronzatura da favola ottenuta auto infliggendomi sofferenze atroci (rosolarsi ambo lati al sole come una sogliola alla mugnaia, per esempio),
Un cielo denso e plumbeo con caduta libera di cani e gatti (come direbbero in Inghilterra), roba che al confronto ne La tempesta perfetta era solo umidità mista a rugiada, mi ha subito rammentato che qui al Nord l’estate non c’era, non c’è mai stata, che non ha proprio avuto la ben che minima intenzione di esserci e che è inutile che io guardi nostalgicamente le foto delle vacanze perchè sarebbe come tirarsi un’ enorme zappa sui piedi o, forse rende meglio l’idea, lanciare dalla finestra un boomerang alla Pieraccioni.
Io non so voi, ma dopo questi mesi di estate-assenteismo, la bella stagione ho bisogno di sentirla palpitare almeno nel piatto.
Per questo proprio oggi ho voluto ricominciare in bellezza e come una brava scolaretta mi sono messa d’impegno: dopo aver svuotato il banchetto del verduraio mi sono rintanata in cucina per preparare questa simpaticissima pizza arcobaleno che è una gioia per gli occhi e per il palato. Eh, bella è bella, non c’è che dire. Fa proprio la sua figura, in tavola. Ora io potrei tirarmela oltre misura, pavoneggiarmi come se non ci fosse un domani e dirvi che l’idea è farina del mio sacco. Ma non è così, per cui vi rimando alla mia fonte di ispirazione, che è lei.
Forse mi direte che non serviva un premio Nobel per concepire un’idea del genere (in fondo è bastato lavare + tagliare le verdure + sistemarle in ordine cromatico) però ecco, a me non sarebbe mai venuto in mente di prepararla una pizza così. Chiaramente non ho mancato di condire il tutto con il mio tocco personale: come base non ho usato il flatbread, ma autentica pasta di pane 100% italiana, cotta in forno con mozzarella e pummarola’n coppa. Perchè le origini non si rinnegano mai.
Stendete la pasta di pane fino a farle ottenere una forma circolare; aggiungetevi qualche cucchiaio di passata di pomodoro, del formaggio per pizza, un pizzico di sale fino. Passate in forno già caldo a 180° per 15 minuti circa, sfornate e distribuitevi le verdure rispettando la sequenza cromatica:
Aggiungete poco olio evo e, se gradite, un altro po’ di formaggio per pizza. Ripassate in forno per altri 10 minuti prima di servire.
3 Comments
Bellissima, complimenti!
decisamente arcobaleno, decisamente da copiare! Ciao 🙂
Quanto colore!!! ci vuole!! gnammy! un abbraccio!