Chi sono? Un incrocio tra Alice nel Paese delle Meraviglie e lo Stregatto, direi.
Cosa voglio fare da grande?
Restare “piccola” a sufficienza da non perdere per strada la fantasia e la creatività di cui madre natura mi ha dotata.
E direi che a 35 anni suonati, visti i risultati, forse il desiderio è stato proprio esaudito.
Pensate un po’.
Mia madre spesso e volentieri ama raccontarmi di quando, appena nata, una sua conoscente esperta di segni zodiacali e congiunzioni astrali volle omaggiarmi delle sue preziosi predizioni. Il responso fu il seguente: un leone ascendente capricorno – in altre parole, un tripudio di fuoco e terra – è destinato a diventare una persona assai pragmatica, concreta, organizzata, ma con pochissima fantasia.
Occhio che già mi scappa da ridere, eh.
Diciamo che dopo un libro di favole, dopo C’era una Volta, dopo i miei piatti che assumano sembianze zoomorfe per la rubrica Food4Kids e dopo tutta un’altra serie di simpatiche stramberie (vedi il “problema” della Bianconigliosi) possiamo tranquillamente sostenere, senza il bisogno di scomodare gli esperti, che mai al mondo fu predetta fesseria più grande.
E del resto io sono fatta così, quando vedo persone razionali, concrete e pragmatiche le guardo come si guarda un marziano, ma anche con profonda ammirazione perchè che sia io il cerchio oppure loro, fatto sta che viviamo su due pianeti lontani anni luce. Ed un cerchio non sarà mai un quadrato, semplicemente.
Questo per dire… Se io fossi un quadrato – non so perchè ma mi sento più cerchio – queste cose non le farei e ad oggi – giusto per ripetermi un tantino – non avrei un bellissimo libro di fiabe da presentarvi, non avrei articoli buffi, mostri improbabili, storie strampalate… E nemmeno piattini come questi da offrirvi che, sono certa, stanno divertendo non poco sia voi che i vostri bambini. E state pur certo che non è mica finita qui 🙂
Ora, dopo questa lunga riflessione su di me e sulla mia natura, penso sia arrivato il momento di parlarvi di questa ricetta.
Un simpatico granchietto si ripara all’ombra di una grossa palma da cocco. L’ambientazione? Naturalmente, una bella spiaggia dorata arsa dal sole, Che bella immagine estiva. Alla faccia di chi ormai i ricordi delle vacanze li ha messi in un cassetto della propria memoria.
Se però l’estate è finita fuori, perchè non farla continuare almeno in cucina? Questa ricetta vuole assolvere a questa funzione.
Ingredienti:
1 rotolo di pasta briseè
passata di pomodoro
mozzarella a cubetti
sale fino q.b.
origano q.b.
1 carota arancione
olive nere denocciolate
1 uovo
1 peperone rosso
Fagiolini verdi
pan grattato
noci moscate intere
Il granchietto è un fagottino ripieno di pomodoro, mozzarella e origano, preparato con pasta briseè e chiuso come un cornetto.
Srotolate la pasta briseè e tagliatela in 4/8 spicchi (dipende dalla grandezza che preferite assumano i vostri granchietti) con una rotella per pizza. Al centro del lato più lungo dei triangolini – quello opposto al vertice – distribuite un cucchiaino di passata di pomodoro e qualche cubetto di mozzarella. Aggiungete un pizzico di sale fino e poco origano. Arrotolate la pasta briseè partendo dal lato lungo e muovendovi verso il vertice, stando attenti a non far fuoriuscire il ripieno. Chiudete le due estremità arrotolandole verso l’esterno, così da conferirgli la tipica forma del cornetto.
Cuocete i granchietti-cornetti su una placca ricoperta di carta forno in forno già caldo a 180° per 20 minuti circa.
Intanto cuocete un uovo al tegamino, stando bene attenti che il tuorlo non si rompa. Ritagliate il tuorlo utilizzando un coppapasta rotondo di una dimensione leggermente più grande di quella del tuorlo stesso. Così facendo, eviterete di romperlo. Toglietelo dal tegamino usando una paletta e sistematelo in alto sul piatto di portata che servirete al vostro bambino.
Ritagliate da una carotina alcune striscioline per realizzare i raggi solari, che applicherete intorno al tuorlo/sole.
Utilizzate un peperone rosso per realizzare le chele: servendovi di un coltello, dovrete ricavare dalla sua polpa due piccole sezioni a forma di goccia, dalle quali ritaglierete una piccola sezione triangolare al centro, così da ottenere la forma di una chela (vedi foto).
Utilizzate una formina rotonda ad espulsione di piccole dimensioni per ritagliare dall’albume privato del tuorlo gli occhi del granchietto. Da un’oliva nera ricaverete le pupille, se possibile sempre con una formina ad espulsione rotonda, di dimensione ancor più piccola. (Se non ne disponete, potrete farlo tranquillamente con un coltello).
Usate un grissino per realizzare il tronco della palma e fagiolini verdi bolliti per realizzare le foglie. Se poi desiderate realizzare un piatto ancora più ad effetto, aggiungete noci moscate intere tra le foglie-fagliolini che sembreranno in tutto e per tutto delle vere noci di cocco. In tal caso però, siate velocissime a toglietele dal piatto dopo le foto di rito e i selfie del caso, prima che il vostro bimbo se le infili in bocca!
Per la sabbia? Semplice! Basterà utilizzare del pan grattato.
Et voilà, il vostro piattino super delizioso e super grazioso è pronto e state pur certi che strapperà un sorriso non solo al vostro bambino ma anche al resto della famiglia! Come sempre… buon appetito!
One Comment
Fantastica!!!